“Abolire i voucher perchè si teme una sconfitta referendaria o perchè questo strumento non è utilizzato in modo corretto da tutti, rappresenta semplicemente una sconfitta per il Governo. Se lo Stato non è in grado di far rispettare le regole la soluzione è migliorare i controlli o abolire le regole?”. La domanda, provocatoria, arriva da Lapam Confartigianato.

“In questi giorni, giustamente, si sta assistendo a una levata di scudi per cercare di far ragionare il Governo. Posizioni che non sono state nemmeno prese in considerazione a causa della paura del referendum proposto da Cgil. È mai possibile che il Governo sia sotto scacco da parte di una parte sociale? È semplicemente inaccettabile. Se poi veniamo al merito della questione, anche nel nostro territorio i voucher sono serviti semplicemente per regolarizzare situazioni grigie e per agevolare imprese e famiglie per situazioni residuali per la vita dell’impresa che difficilmente si possono regolarizzare in altro modo. Se qualcuno, sindacato o altro, è a conoscenza di irregolarità le faccia notare e denunci, ma che a causa di presunti abusi si getti il bambino insieme all’acqua sporca fa davvero sorridere, per non dire altro. Se poi nel mondo dell’artigianato (escludendo quello di servizio) i voucher sono residuali, non così è per commercio e pubblici esercizi e per altre tipologie d’impresa”.

“Ora – conclude Lapam Confartigianato – ci auguriamo che il Governo abbia almeno il coraggio di sanare questa stortura entro fine anno con un nuovo provvedimento che consenta a chi ne ha bisogno (imprese, famiglie e anche, se non soprattutto, lavoratori impiegati per brevi e saltuari momenti) di usufruire di un modello normato da una Legge e non basato su un ritorno al ‘grigio’ o su autentiche acrobazie normative”.

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