Stamane i carabinieri hanno arrestato il presunto aggressore del cardiologo Stefano Tondi, aggressione avvenuta il 10 novembre scorso a Vignola, davanti all’abitazione del medico. Ad incastrare l’uomo, D.A., 59enne residente a Costrignano di Palagano e dipendente del distretto sanitario di Sassuolo, le tracce di Dna trovate sul fucile giocattolo utilizzato per spruzzare la soda caustica sul volto del cardiologo. Ad armare la mano dell’uomo sarebbe stata la gelosia in quanto quest’ultimo, in passato, aveva avuto una relazione (finita mesi fa), con la compagna del cardiologo Tondi, che conosceva da vent’anni: la decisione di colpire il medico sarebbe avvenuta pochi giorni dopo aver scoperto la nuova relazione della donna. All’accusa di lesioni personali gravissime, per D.A. si aggiunge quella di tentato omicidio: quella sera l’aggressore, oltre all’arma giocattolo, aveva un bastone e se non fosse intervenuto il figlio Michele, richiamato dalle urla del padre, che ha messo in fuga l’aggressore, avrebbe anche potuto ucciderlo.

In mattinata il prefetto di Modena Patrizia Paba e il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Giovanni Balboni, sono stati in ospedale dove Tondi è ancora ricoverato, a dargli notizia del provvedimento di fermo, che ora sarà al vaglio del Gip.

Ora in onda:
________________